ultimo aggiornamento: 17 maggio, ore 17:11
L'Avana - (Adnkronos/Dpa) - Una recente sentenza della Corte Suprema statunitense ha negato, come previsto dalle norme sull'embargo, la registrazione del brevetto 'Havana Club' richiesto dalla società statale Cubaexport. E L'Avana accusa: "In questo modo favoriscono la multinazionale statunitense Bacardi"che produce con lo stesso marchio a Porto Rico
L'Avana, 17 mag. (Adnkronos/Dpa) - Cuba e Stati Uniti divisi, stavolta, dal marchio 'Havana Club'. "Se il governo degli Stati Uniti non agisce, sarà l'unico responsabile per il furto del marchio 'Havana Club' al legittimo proprietario", si legge in un comunicato del ministero degli Esteri cubano, che ha accusato gli americani di violare la legislazione internazionale sulla proprietà intellettuale, nel caso specifico quella del famoso marchio di rum.
Una recente sentenza della Corte Suprema statunitense, infatti, hanegato la registrazione del brevetto 'Havana Club' richiesto dalla società statale Cubaexport, favorendo in tal modo la multinazionale statunitense Bacardi. Quest'ultima produce a Porto Rico un rum marca Havana Club che tuttavia non può essere commercializzato a Cuba per via dell'embargo imposto dagli Stati Uniti.
La sentenza, che impedisce a Cubaexport di rinnovare il brevetto registrato dalla società cubana negli Stati Uniti nel 1976, per il governo cubano dimostra "la prova della complicità di Washington nell'espropriazione dei diritti e dei marchi dell'isola", secondo quanto si legge nel comunicato. Una tra le leggi che stabiliscono l'embargo statunitense verso Cuba impedisce la registrazione su territorio americano delle aziende nazionalizzate dal governo comunista dell'isola.
Il marchio Havana Club, al centro di una disputa tra i due Paesi che va avanti dagli anni Novanta, era stato creato a Cuba nel 1878 e poi registrato in entrambi i Paesi dopo la rivoluzione che portò Fidel Castro al potere.