Cerca nel sito


Contatti

Cubareale - Niki

E-mail: seriomario@hotmail.com

Pensieri di Niki: la morte di Fidel

10.08.2012 11:57

 

 

Quando morirà Fidel, 

a patto che non sia già morto da tempo ed ibernato in attesa di un idoneo momento di sepoltura.

In fondo lui strategicamente aveva circa tre sosia che magari invecchiando con lui potrebbero aver preso il suo posto nelle poche ultime apparizioni, e le sue riflessioni sul Granma non ci vuole poi molto che le scrivesse qualche suo fedele delfino, senza  contare che qualcuno nota su queste qualche piccola differenza di stile.

Ma torniamo al dunque…..

Il giorno che morirà, sarà il giorno che decideranno di rendere pubblica la notizia.

Sarà un giorno scelto con  cura. Probabilmente un giorno da settembre in poi per non danneggiare i vari carnevali che in agosto si celebrano nelle varie grandi città.

Probabilmente sarà di lunedì mattina magari verso ora di pranzo quando le tv a reti unificate pronunceranno il luttuoso comunicato.

La mattina del lunedì intanto la polizia politica avrà già  arrestato preventivamente un centinaio di attivisti per evitare qualsiasi strumentalizzazione dell’evento.

Si indirrà immediatamente una settimana, o anche di più, di lutto stretto, niente musica, niente balli e locali di divertimento chiusi, mentre la polizia rivoluzionaria invaderà la capitale ed anche l’esercito comparirà nelle strade più grandi a dimostrare che la rivoluzione è ben salda e sarà difesa sempre come voleva il buon vecchio EIFE.

Il fratello apparirà subito in lacrime in televisione accompagnato dai ministri voluti dal defunto fratello dopo l’epurazione di pochi anni fa quando con una scusa o con l’altra furono mandati a casa a calci nel sedere quelli che probabilmente avevano la capacità di traghettare la nazione un po’ più nel mondo moderno.

Tutti i cantori ed i poeti allineati piangeranno e comporranno o trarranno dai cassetti le loro opere dedicate al padre della rivoluzione.

Per le strade, oltre alla paura moltiplicata da un maggiore ed esagerata rigidezza della polizia rivoluzionaria che non permetterà, non chiuderà uno occhio sulle Jineteras e sui piccoli traffici tra i giovani e neanche sui traffici di alimenti proibiti,ci saranno anche quelli che piangeranno davvero il loro maestro, gente che gli aveva sempre creduto e magari pensava di andar via prima di lui, gente della sua età o poco meno, gli altri tutti zitti e tristi come da copione.

I turisti che si troveranno malauguratamente a Cuba in quel periodo potranno rivivere un flash della storia, sarà come stare in Russia prima della perestroica e della glasnost, diciamo ai tempi del funerale di Stalin. Una città spettrale con poca gente in strada, pochissime donne e tanta tantissima polizia.

Niente musica, niente locali da ballo, niente night, un inferno turistico, in città spettrali.

Intanto la macchina organizzativa già appositamente preparata metterà in scena l’ultimo saluto al ex comandante in capo.

In piazza della rivoluzione si allestirà un palco degno delle più grandi ricorrenze, la grande piazza verrà, come al solito per le grandi occasioni, divisa per ospitare gli avaneri ordinatamente per ogni municipio,ogni piccolo barrio avrà il suo spazio, sarà cosi automatico scoprire chi diserterà l’estremo saluto.

L’esercito farà bella mostra di se in uno spazio apposito davanti al palazzo del ministero degli interni mostrando gli ultimi e modernissimi apparati forniti dall’amica Cina, e le guarnigioni saranno in perfetta statica parata.

Perfino il cannonaso delle 9 non sparerà in quella settimana di lutto, la prima volta dopo una quantità impressionante di anni che giorno dopo giorno segnava con il suo rumore l’ora esatta che ci si poteva rimettere l’orologio.

Verranno delegazioni dalla Cina,dal Venezuela, da tutti i paesi latino americani, e perchè no anche dagli USA, l’eterno nemico-amico che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.

Ci sarà una messa (pensa te) o forse solo una benedizione (pensa te comunque!) che sarà officiata dal Cardinale Ortega, sempre pronto in simili occasioni, e sarà anche possibile che dal vaticano arrivi qualche alto prelato, chissà il cardinal Bertone in persona a portare omaggio e sigillare una reale intesa con la rivoluzione socialista, come dire abbiamo preso piede non vogliamo recedere di un centimetro.

La cerimonia sarà lunghissima, dal primo mattino gli autobus Youtoung del servizio cittadino saranno adibiti a portare le persone dai vari lontani municipi direttamente in piazza, dovrà essere il giorno dove si batterà il record di presenze in piazza.

Il sole sarà spietato,come sempre accade per i grandi eventi, ma una moltitudine di ambulanze ai bordi della piazza garantirà la sicurezza, accurata e gratuita di uno dei grandi vanti della rivoluzione, appunto.

Ora il problema principale , siccome il feretro dovrà essere sicuramente inumato in un mausoleo, quello di Santa Clara non consentirebbe una adeguata visibilità alla salma vista la vicinanza ad un’altro eccellentissimo personaggio idolatrato già dal mondo intero.

Probabilmente sarà Santiago che ospiterà la salma in  un apposito tempio concepito per l’occorrenza.

Ora vista la distanza e il tempo di organizzare un corteo funebre di quasi 900 km, tutto nella giornata del funerale non si potrà fare, sarà allestita allora una specie da camera ardente addirittura al Capitolio, al Km 0, proprio sopra la stella dei quattro venti che determina tutte le direzioni nel più grande salone dell’edificio.

Il giorno dopo partirà una grande carovana che percorrerà non l’autopista ma la carretera central per dar modo a tutti i cittadini della Repubblica  di Cuba di salutare per l’ultima volta il padre della patria.

Dai paesini sperduti in montagna, dai centri costieri lontani verranno organizzati pullman gratis per tutti e la strada non passerà più in mezzo alla natura incontaminata ma dentro un enorme serpentone di persone piangenti,

come rivoluzione comanda.

La rivoluzione socialista definita irrevocabile continuerà nel tempo più ferma e più forte di prima a rendere immortale l’uomo per far si che la storia lo assolvi ancora per lungo tempo.

Niki