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Cubareale - Niki

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Grossita contro dettagliante

07.06.2012 10:03

 

YOANI SANCHEZ

 

Mi sembra di vivere intrappolata in un permanente dejà vu, in una realtà dove si ripetono frasi, lamentele e situazioni quasi uguali. Oggi a mezzogiorno, ho udito per strada parole identiche a quelle di una settimana fa; la mia vicina parlava di problemi simili a quelli di vent’anni prima e una lunga fila in macelleria ricordava le medesime situazioni degli anni 1994 e 2002. È difficile scrollarsi di dosso la sensazione di aver già vissuto tutto questo, di essere finiti in un circolo vizioso che ci riporta sempre al solito punto dal quale siamo già passati. Una delle scene ricorrenti consiste nel ricercare alimenti e altri prodotti essenziali tra le mancanze croniche dei nostri mercati.

Rincorrere un po’ d’olio, una confezione di salsiccia o un pezzo di sapone con cui lavare i vestiti. La tanto attesa riforma che ha permesso la rinascita del lavoro privato ha generato problemi di cui si parla appena. Privi di un mercato all’ingrosso dove comprare le materie prima per le loro piccole imprese, i lavoratori privati si sono riversati nella già debilitata rete del commercio al dettaglio. Si recano di buon mattino ad attendere l’apertura di panetterie e negozi dove acquisteranno grandi quantità di prodotti che finiranno nelle cucine di ristoranti e caffetterie.

Senza sconti speciali per gli acquisti all’ingrosso e senza molte garanzie di qualità, mantenere la distribuzione di vegetali, cereali e carni, per loro diventa un compito angoscioso, difficile e parecchio costoso. Inoltre, diminuisce in modo considerevole la percentuale di prodotti dedicata ai consumatori non industriali, al cliente individuale che ne ha bisogno solo per uso domestico. La maggioranza dei piccoli consumatori. Il fiacco commercio statale non è preparato a fronteggiare un aumento di domanda sulla falsariga di quanto avvenuto negli ultimi mesi. Per questo sembra quasi impossibile sostenere ulteriormente la convivenza tra la prosperità del settore privato e l’inefficiente distribuzione delle imprese ufficiali. Se non verrà, risolta questa contraddizione, arriverà il momento in cui la carne di maiale, i peperoni o le patate si potranno trovare solo sui tavoli di un ristorante privato. E la vicina che oggi si lamentava - per l’ennesima volta - della mancanza di carta igienica, dovrà recarsi nei bagni dei nuovi ristoranti per ricordare come erano fatti quei rotoli così bianchi e delicati.

Traduzione di Gordiano Lupi