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Film diventa realtà: attori cubani fuggono all'anteprima negli USA

24.04.2012 11:39

 

                       

                                               

Lunedì 23 Aprile

NEW YORK - Quando il film diventa realtà. Due attori protagonisti di "Una Noche", il film di Lucy Mulloy in concorso al Tribeca Film Festival per la sezione World Narrative, si sono dati alla fuga alla vigilia dell'anteprima a New York. Dalla finzione alla realtà il passaggio è stato breve. La pellicola infatti parla della fuga di tre adolescenti da Cuba e dal regime comunista, alla ricerca di un futuro migliore negli Stati Uniti. Questa volta, tuttavia, i protagonisti, Anailin de la Rua de la Torre e Javier Nunez Florian, non avevano come mezzo una zattera per attraversare l'oceano, bensì un comodo e rapido aereo, e una volta messo piede a Miami in Florida hanno pensato bene di far perdere le loro tracce.

I due erano invece attesi a New York per promuovere il loro film. «Hanno preferito restare a Miami - si è giustificato Daniel Arrechada, il terzo giovane protagonista di "Una Noche" - sono io da solo a New York. Non so dove siano gli altri due». L'attore ha anche aggiunto che il suo visto è valido solo pochi giorni e che ha intenzione di tornare a Cuba appena finito il festival. «C'è la mia famiglia lì - ha detto - i miei amici e la mia fidanzata. Qui non conosco nessuno, non so come si vive e parlo poco inglese».

I precedenti. Non è la prima volta che i cubani approfittano di avvenimenti internazionali per darsi alla fuga. L'isola caraibica ha una storia di atleti olimpici "persi" durante il percorso quando sono stati mandati all'estero per rappresentare il proprio Paese. In particolare, dai Giochi dell'America Centrale, che si sono svolti a Porto Rico nel 1993, circa 40 atleti della delegazione cubana non hanno più fatto ritorno in patria.

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In One Night di Lucy Mulloy Cuba è una prigione in cui le sbarre sono il mare e i carcerieri le affamate creature che lo abitano. Cuba è una prigione, per qualcuno, e la vita un lungo piano di evasione per cui rischiare tutto. E alla fine del mare, dall’altra parte, una Miami che è la spiaggia salvifica in cui essere sé stessi, dare una svolta alla propria vita, poter vivere con i propri cari. Miami è una terra promessa (incrociando le dita) per i tre protagonisti di One Night, che formano un triangolo involontario dai vertici lontani, così distanti che forse non si toccano più, punti alla deriva nel piano cartesiano di un mare che non perdona. Una Noche di Lucy Mulloy è un film sulla difficoltà di concedersi un’opportunità in una realtà come quella cubana, sulla disperazione con cui i giovani cercano nuove prospettive e sul pericolo insito nelle inevitabili ultime risorse a cui si deve ricorrere per avere un futuro. La regia minimalista e senza fronzoli della Mulloy serve con la giusta sobrietà una storia che è prima di tutto una denuncia sociale e che colpisce per la sua inconsolabile, affilata verità

LA TRAMA

Accusato dell'aggressione a un turista straniero, il sedicenne Raul fugge dalla polizia con la speranza di poter lasciare l'Havana e attraversare su un'imbarcazione di fortuna, costruita insieme all'amico Elio, le novanta miglia di mare che lo separano da Miami, dove potrà ricominciare ogni cosa daccapo e cercare di realizzare il sogno di una vita migliore. Quando è tutto pronto per salpare, Elio deve decidere se abbandonare la sua amata sorella o se portarla con loro...