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Cina - Cuba: Nuovi accordi, l'Avana sogna il trattato di libero commercio

28.09.2012 11:52

 

Da.  https://www.atlasweb.it/

    di  Luca Pistone.  Scritto  il  set 28 2012 

 

La XXV Commissione Intergovernativa Cina-Cuba per le Relazioni Economiche e Commerciali si è conclusa mercoledì all’Avana con la firma di nuovi accordi di cooperazione e lo sviluppo di un’ambiziosa agenda per il 2013.

Sanità, risorse idrauliche, prodotti del mare e dogane rientrano nel protocollo del documento finale.

Il vicepresidente del Consiglio dei Ministri e co-presidente della Commissione, Ricardo Cabrisas Ruiz, citato da Granma, il quotidiano del governante Partito Comunista. assicura che i due partner sono sulla buona strada per l’elaborazione di un accordo per il libero scambio delle merci, “che darà un forte impulso al commercio dei servizi e degli investimenti reciproci, tutto a beneficio delle relazioni bilaterali”.

Il funzionario spera che il trattato di libero commercio possa diventare realtà entro la fine del 2013.

“Nell’ultimo anno, il compimento degli obblighi finanziari di Cuba con Pechino hanno influito positivamente nelle relazioni commerciali tra i due paesi”, continua Cabrisas.

Il ministro del Commercio e capo della delegazione cinese, Chen Deming, ha spiegato che questa politica ha condotto ad una maggiore fiducia nelle imprese cubane e che “nonostante gli effetti della crisi economica mondiale, che ha colpito anche la Cina, Cuba continua ad essere il nostro primo partner commerciale nell’area dei Caraibi”. Il ministro ha infine elogiato alcuni progetti cubani, e in particolare l’ampliamento del porto di Mariel, a45 chilometri dalla capitale. La modernizzazione del terminal container nel porto di Mariel, vicino le coste nordamericane, prosegue nella speranza che avrà presto fine l’embargo commerciale imposto da Washington mezzo secolo fa.

Il progetto -che sarà completato entro la fine del 2013 e che muove un giro d’affari di circa 800 milioni di dollari- sarà sviluppato dalla multinazionale brasiliana Odebrecht e finanziato all’80% dal Banco Nacional de Desenvolvimento Econômico e Social