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Cubareale - Niki

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Poesia Cubana 5 - E. Des Armas

02.03.2012 11:55

 

L’AVANA
 
L’Avana, appari e scompari,
adesso per esistere dipendi dai miei sogni.
Ti vedo, carezzata dalla brezza,
eterna, sorridente, ben truccata.
Posso evocarti, fantastica,
con il  tuo profumo di fiume nero e di sole,
poi non vederti più, ignorarti.
 
Posso vederti, frustata dagli uragani,
nascondere il tuo abito rammendato,
coprire i tuoi pilastri puntellati.
E poi non vederti più, ignorarti,
sciogliermi da te e dimenticare le tue inferriate di mare
senza smettere di amarti.
 
Hai il carisma di un frutto naturale,
di un’orchestra affiatata.
Simpatica e piena di ritmo,
ma io ti conosco nuda.
 
Ti conosco, L’Avana dei miei amici perduti,
le tue distanze in anni luce,
le tue interminabili attese in un’epoca perduta,
il tuo delirio paranoico e contagioso,
e conosco i tuoi mormorii dietro la parola d’ordine.

 

Ti conosco, zingara dall’eleganza sensuale,
pelle liscia dai contorni ben disegnati
e dalle cicatrici tremanti.
 
Nemica del silenzio, signora della grazia
Scandalosa e sciovinista
Banditrice, giocatrice improvvisata.
Io ti conosco nuda.
 
Mia Avana, non mi torni in mente come la foto di un turista
Allucinato,
non ti vedrò come pagina esotica
né sarai invenzione di un ingannevole nostalgia
ma sarai con me ovunque andrò, perché ti conosco nuda,
mia Avana.
 
ERIC DE ARAMAS     2002